Dall’EcoFestival alle Meraviglie di Torino

28th July- 10 August

Ciao di nuovo! Sono Pablo, e questa settimana abbiamo partecipato al meraviglioso EcoFestival di Bergolo. Sono super felice di condividere con voi alcuni momenti e portarvi un po’ dentro lo spirito di questo evento. Il festival è stato davvero incredibile: abbiamo incontrato tante persone interessanti e preso parte a un’ampia varietà di attività e laboratori dedicati alla sostenibilità.

Foto sul cibo sostenibile, il responsabile dell’EcoFestival.

C’erano workshop sul cibo artigianale, biciclette in bambù e molte altre innovazioni eco-friendly. Persone da diverse città sono venute a trovarci, perché il festival è cresciuto tantissimo da quando è nato quattro anni fa. È stata una grande occasione per imparare, connettersi e celebrare insieme uno stile di vita sostenibile.

Natalia ed io abbiamo lavorato insieme allo stand di Marco, aiutando a tagliare il pane, servire il cibo e, ogni tanto, lavare qualche piatto e tenere in ordine la zona. Le ore di lavoro sono state davvero piacevoli, anche se faceva molto caldo ed è stato un po’ impegnativo a tratti. Nonostante il caldo, però, l’ambiente era bello e i volontari a breve termine che abbiamo conosciuto erano simpatici e facili da frequentare. Nel complesso, un’esperienza super positiva.

Uno degli interventi più interessanti è stato quello sulle biciclette sostenibili in bambù: stavano cercando di renderle più leggere e più veloci, un po’ come quelle in fibra di carbonio. Un’idea davvero bella, soprattutto qui in Piemonte dove tante persone amano muoversi senza inquinare.

Dato che abbiamo lavorato tutta la settimana, poi abbiamo avuto cinque giorni liberi — e così sono andato a Torino con i miei amici! Vi lascio qualche posto che abbiamo visitato.

Piazza Vitorio

Siamo arrivati giovedì, stanchissimi, quindi siamo andati subito a dormire. Il giorno dopo abbiamo visitato Piazza Vittorio, una delle piazze più grandi d’Europa e piena di locali e attività.

È stata costruita all’inizio dell’Ottocento, dopo l’arrivo della Casa Savoia, come parte di un ambizioso piano urbanistico che voleva aprire la città verso il Po e darle un carattere monumentale.

La sua forma rettangolare, circondata da portici e edifici neoclassici, la rende una delle piazze porticate più grandi d’Europa. Da qui si gode uno dei panorami più famosi di Torino: la chiesa della Gran Madre di Dio, appena oltre il ponte Vittorio Emanuele I, incorniciata dalle colline verdi della città.

Negli anni la piazza è stata teatro di celebrazioni storiche, manifestazioni politiche e, naturalmente, della vita quotidiana: caffè, ristoranti e terrazze che la rendono particolarmente viva la sera. Oggi rimane uno dei punti d’incontro preferiti sia per i torinesi sia per i visitatori, dove il passato monumentale della città si mescola alla sua energia contemporanea.

Museo Nazionale del Cinema: un tempio dentro la Mole

Torino nasconde molti tesori, ma pochi sono speciali come il Museo Nazionale del Cinema. Non si trova in un edificio qualunque — vive dentro la Mole Antonelliana, il simbolo architettonico della città. Questa fusione tra monumento e museo rende l’esperienza indimenticabile: non stai solo visitando una collezione, ma entrando in un universo verticale dedicato alla magia del cinema.

Il museo è nato dalla passione di Maria Adriana Prolo, una pioniera che sognava di preservare e raccontare la storia della settima arte. Dal 2000 ha sede nella Mole, dove ogni piano rivela un viaggio diverso: dagli esperimenti ottici del precinema ai film che hanno segnato intere generazioni. Dispositivi, manifesti, costumi, scenografie e oggetti iconici trasformano ogni angolo in una passeggiata nella storia del cinema.

Museo Egizio

Nel cuore di Torino, in Via Accademia delle Scienze, si trova uno dei musei più affascinanti d’Italia e del mondo: il Museo Egizio. Fondato nel 1824, è il museo più antico al mondo dedicato interamente alla civiltà egizia e, dopo quello del Cairo, è considerato il più importante.

Entrare qui è come attraversare una porta temporale: più di 40.000 reperti compongono la collezione. Papi ri, mummie, sarcofagi, statue colossali e persino un tempio ricostruito riportano in vita l’antico Egitto. Tra i pezzi più celebri:

  • Il Papiro delle Miniere d’Oro, un documento unico al mondo

  • Le statue monumentali dei faraoni nella galleria principale

  • La Tomba di Kha e Merit, scoperta intatta nel 1906, con tutti gli oggetti originali del corredo funebre

Il Po

Il Po è più di un semplice fiume — è quasi un personaggio nella storia d’Italia. Con i suoi oltre 650 km, nasce nelle Alpi Cozie vicino al Monviso e attraversa tutto il Nord Italia fino all’Adriatico. È il fiume più lungo del Paese e, per secoli, è stato una fonte di vita, commercio, cultura e sfide.

A Torino, il Po diventa un luogo di ritrovo e di bellezza. Le sue rive verdi invitano a passeggiare, andare in bici o semplicemente sedersi a guardare la città respirare attraverso le sue acque. Dai ponti — come il Vittorio Emanuele I — si gode uno dei panorami più iconici della città: la Gran Madre di Dio contro le colline, una scena che sembra un dipinto.

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